Il trust “dopo di noi” è un nuovo strumento giuridico atto a salvaguardare il patrimonio destinato a persone con disabilità gravi. La legge prevede diverse agevolazioni fiscali sia nel conferimento dei beni, sia nella detrazione delle spese sostenute per la costituzione e la gestione dello strumento, oltre, ad offrire l’opportunità di accedere al fondo di 50 ml di euro messo a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Cos’è il Trust?

Se non hai idea di cosa sia un Trust, prima di proseguire di consigliamo di approfondire sulla nostra sezione completamente dedicata all’istituto del trust.

Il dispositivo della legge dopo di noi

Martedì 14 giugno 2016 è stata approvata in maniera definitiva alla Camera con 312 voti a favore, 64 contrari e 26 astenuti, la legge “dopo di noi” (L. 112/2016).
Il trust “dopo di noi” prevede la destinazione di beni mobiliari o immobiliari da parte di un familiare o di altri soggetti a vantaggio di uno o più beneficiari gravemente disabili, con lo scopo, attraverso l’ amministrazione di un trustee, di realizzare un programma su misura alle esigenze del disabile garantendo la migliore qualità di vita possibile.
A questo proposito l’ articolo 1 del testo cita che la norma: “è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità”.

Per la prima volta una legge dello Stato individua e riconosce specifiche tutele per i disabili anche dopo il delicato momento della successione, che genera di fatto la perdita dei quei parenti che fino ad allora si erano occupati del sostegno.
La legge “dopo di noi” riconosce e individua nel trust l’istituto giuridico a cui demandare i compiti seguenti:

  • Garantire la massima autonomia e indipendenza del soggetto disabile.
  • Attuare una progressiva presa in carico della persona disabile durante l’esistenza in vita dei genitori operando da subito in tema di progetti a favore del soggetto disabile.
  • Definire e selezionare gli obiettivi e i servizi e dei livelli delle prestazioni nel campo sociale da garantire su tutto il territorio nazionale ai destinatari della legge.
  • Coinvolgere le organizzazioni di rappresentanza delle persone disabili.

La situazione giuridica precedente alla legge sul “dopo di noi”

La nuova norma si inserisce in un precedente contesto giuridico lacunoso, ereditato dalla legge 104 del 1992 che individuava, nella figura dell’amministratore di sostegno, il soggetto a cui demandare la gestione del disabile.
E’ stato previsto che tutti gli atti compiuti dall’ amministratore di sostegno fossero soggetti, per legge, all’autorizzazione da parte di un giudice, questa procedura estremamente macchinosa ha reso la gestione estremamente difficoltosa, creando diverse problematiche ai soggetti deboli amministrati. Per questo motivo il Governo ha voluto modificare radicalmente lo stato delle cose attraverso la legge “dopo di noi” con la volontà di migliorare la gestione di un servizio sociale indispensabile.
Grazie alla struttura contrattuale del trust la famiglia del disabile viene messa nelle migliori condizioni per prevedere, nel regolamento, tutta una serie di articoli atti ha gestire in ogni singolo particolare, nei tempi e nei modi tutti quei servizi indispensabili a garantire il più alto livello di vita possibile per il parente disabile. Tutto questo verrà applicato dal trustee senza più bisogno di autorizzazioni da parte di un giudice.

I vantaggi fiscali del trust dopo di noi

Il “dopo di noi” oltre ad aver individuato nel trust uno strumento giuridico di gran lunga più efficiente rispetto al precedente, offre anche significavi vantaggi fiscali sia a favore del soggetto ricevente sia ai donatori.
Qualsiasi trasferimento in trust di beni per causa di morte sarà esonerato dal pagamento dell’imposta di successione-donazione e dal bollo.
I trasferimenti effettuati dai privati potranno essere deducibili nella misura massima del 20 per cento del reddito imponibile e di 100.000 euro annui.
Per i premi assicurativi presenti in trust sul «rischio di morte finalizzato alla tutela delle persone con disabilità grave accertata» l’importo che sarà possibile detrarre dalle tasse passa da 530 a 750 euro.

I finanziamenti previsti per il trust “dopo di noi”

Il trust “dopo di noi” può beneficiare del finanziamento previsto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attraverso il “Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare” che può vantare una una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, di 38,3 milioni per il 2017 e di 56,1 milioni annui a decorrere dal 2018.

I requisiti di un trust per poter beneficiare delle agevolazioni e dei finanziamenti previsti riguardano in particolar modo:

  • Le finalità espresse nell’atto istitutivo che devono essere sempre a favore della qualità della vita del beneficiario disabile.
  • Deve essere individuato, nella figura del trustee, il soggetto autonomo con poteri discrezionali, unico responsabile della gestione del trust.
  • La durata e scadenza del trust deve coincide con la data di morte del beneficiario disabile.

Marco Zoppi presenta il Pool Trust

Il “pool trust” è una nuova tipologia di trust dalla struttura particolarmente complessa. Tratto peculiare è la coesistenza in esso di più beneficiari che danno vita ad un trust con lo scopo di attuare un programma mutualistico mediante la condivisione di risorse e soluzioni.

Le posizioni di ciascuno, però, rimangono perfettamente distinte, al punto da rendere possibile che i destini di ciascun conferimento in trust siano perfettamente indipendenti.

Il pool trust è stato ideato da Marco Zoppi e recentemente presentato presso la Fondazione Santa Caterina di Imola. L’ideazione è frutto dell’esperienza maturata dalla frequentazione di diverse associazioni di famiglie con soggetti disabili e dallo studio accorto delle disposizioni della legge 112/2016, la c.d. legge sul “dopo di noi”.
Si può approfondire il tema del Pool Trust per il Dopo di Noi leggendo l’apposito articolo dal titolo: Trust Dopo di Noi: l’utilizzo del Pool Trust

L’esperienza di Global Capital Trust e le garanzie di un trustee svizzero

Global Capital Trust si pregia di essere tra le prime trust company ad aver seguito da vicino tutti i passaggi dell’iter attuativo del “dopo di noi”.
La nostra dimensione internazionale e la nostra decennale esperienza, ci pongono nelle migliori condizioni per candidarci a gestire in maniera altamente professionale questo nuovo strumento giuridico italiano.

Global Capital Trust

Marco M. Zoppi
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