Nel corso di questi mesi Marco Zoppi è stato molto impegnato nel percorso di promozione del “Trust dopo di Noi”, l’innovativo strumento entrato con la legge omonima nell’ordinamento italiano che consente ai familiari di persone con gravi disabilità di pensare per tempo al futuro dei loro cari tanto speciali.
Per “dopo di noi”, infatti, si intende il periodo di tempo in cui coloro che quotidianamente si prendono cura di familiari disabili non ci saranno più.
Proprio nel corso di questo tour promozionale Marco Zoppi ha avuto la possibilità di conoscere tante famiglie in cui vivono giovani con diverse disabilità e che attraverso la pratica sportiva riescono a migliorare la loro qualità della vita.
Questa esperienza, unita ai trascorsi sportivi da giocatore di polo e alla passione per i cavalli, hanno fatto nascere l’idea di collaborare con la Scuola di Equitazione del Circolo Ippico Villa Scheibler di Rho, diretta da Daniela Beretta, per il progetto di ippoterapia “Equi-librarsi”.
Si tratta di un percorso terapeutico che punta sulla facilitazione animale, poggiante sull’instaurazione di un profondo legame tra disabile e cavallo, che ha il preciso obiettivo di migliorare le condizioni psicofisiche di chi lo intraprende.
Marco Zoppi a Villa Scheibler svolge il ruolo di istruttore:
“Siamo molto scrupolosi. Ogni ragazzo ha la sua guida e nella riding school non entrano mai più di tre cavalli contemporaneamente. Per ogni allievo viene studiato un apposito programma che porta alla scelta del cavallo più adatto all’esecuzione dei lavori previsti”.
Se infine si chiede al dott. Zoppi se l’ippoterapia sia davvero efficace, ecco come risponde:
“Io non sono un medico, ma ad ogni incontro vedo I ragazzi divertirsi molto. Tornano sempre volentieri ed è sorprendente quanto riescano a fare. Di chi è il merito? Certamente anche del cavallo; è un animale speciale capace di trasmettere a chiunque la sua libertà”.