Il trust immobiliare registra un costante aumento di consensi in Italia e Global Capital Trust raccoglie l’invito di SpecchioDinamica – la community degli investitori immobiliari – per illustrare i punti di forza dell’istituto giuridico in questa sua declinazione.
Giuseppe Gatti – Investitore Immobiliare e Fondatore di SpecchioDinamica – Il trust si può utilizzare molto bene all’interno del settore degli investimenti immobiliari, perché spesso abbiamo bisogno di proteggere gli immobili. E’ questo il motivo per il quale ho chiesto ad una trust company di essere presente al nostro evento e di raccontarci un po’ come funziona il discorso del trust immobiliare.
Marco Zoppi – CEO di Global Capital Trust – Il trust è l’unico istituto giuridico riconosciuto in Italia che ha la segregazione. Quando invece parliamo di fiduciaria, o di altri tipi di destinazione di beni, non abbiamo il fenomeno della segregazione. Questo vuol dire che si dovrà sempre dichiarare chi è l’avente diritto economico. Cioè io posso fare tre, quattro società, metterci sopra una holding lussemburghese, sopra ancora una fiduciaria, ma ognuna di queste strutture ha sempre un avente diritto economico, cioè la persona che è proprietaria del bene.
Il trust come strumento di protezione del bene immobiliare
Il trust, invece, ha questa caratteristica innovativa che è la segregazione. Tutto quello che viene conferito nel trust non è di nessuno, ha solo un rappresentante giuridico che è il trustee, e nel nostro caso la nostra trust company.
Noi lavoriamo molto in Italia con grandi proprietari immobiliari, con imprenditori che in un certo momento della loro vita decidono di mettere sotto protezione il loro patrimonio. Qualsiasi imprenditore, qualsiasi immobiliarista è per definizione esposto al rischio di credito. Quindi io dico sempre loro: “Tu ad oggi sei stato bravo, magari anche un po’ fortunato e non hai avuto problemi.Perché non pensi a proteggerti oggi che sei in bonis, cioè sei in una situazione non sospetta, conferendo quegli immobili che vuoi fare arrivare ai tuoi figli senza problemi?”
Cioè da ora in poi, qualsiasi cosa mi può accadere nella mia attività gli immobili li ho conferiti nel trust e, secondo i tempi ed i modi che ho definito,andranno ai miei beneficiari, allontanandoli da qualsiasi rischio di potenziali futuri creditori della mia azienda o della mia attività.
Il trust come strumento di ottimizzazione fiscale successoria
Altro grossissimo vantaggio è quello fiscale, soprattutto per quanto riguarda l’ottimizzazione fiscale successoria. Il trust sconta la sola tassa di donazione, che è la tassa più competitiva che abbiamo oggi in Italia, perché beneficia di importanti franchigie che sono di un milione a beneficiario. Quindi vuol dire che se si ha un immobile che vale tre milioni e si hanno tre figli, non è dovuta tassa di successione ma solo l’ipocatastale.
Questo stato di cose, però, durerà ancora per poco. L’avrete letto tutti sui giornali, fa parte infatti anche del programma del movimento 5 stelle, di aumentare la tassa di successione. Come dicevo prima è la più bassa d’Europa e la media europea è di ben il 25% senza franchigia. Questo vuol dire che, ad esempio, su un bene del valore di un milione ci saranno da pagare ben 250.000 euro per il beneficiario che. Nel caso in cui non ci siano tali disponibilità per il beneficiario, questi sarà costretto a vendere l’immobile o piuttosto,data la situazione che si creerebbe proprio in conseguenza di una tale imposizione, a svenderlo.
Per la prima volta una legge dello Stato individua e riconosce specifiche tutele per i disabili anche dopo il delicato momento della successione, che genera di fatto la perdita dei quei parenti che fino ad allora si erano occupati del sostegno.
La legge “dopo di noi” riconosce e individua nel trust l’istituto giuridico a cui demandare i compiti seguenti:
Il trust come Special Purpose Vehicle nelle operazioni immobiliari
Quelli appena visti sono i due vantaggi principali dell’utilizzo del trust. Lo stesso, poi, può essere utilizzato anche come special purpose vehicle nelle operazioni immobiliari. Invece di usare il vecchio caro, e anche un po’ obsoleto, fondo immobiliare si può usare il trust per riunire un club edile d’investitori su una o più operazioni specifiche. In questo caso, il regolamento del trust diventerà un po’ come il regolamento del fondo ed ogni disponente (il trust può anche avere più di un disponente) sarà anche beneficiario. Dunque ogni investitore seguendo il regolamento del trust sarà allo stesso tempo disponente e beneficiario della sua quota.
Ma perché il trust è interessante rispetto al fondo immobiliare?
Non c’è il coinvolgimento di CONSOB, Banca d’Italia, banca depositaria, calcolation agency, etc. Tutti vincoli che richiedono che gli investitori siano di dimensioni importanti perché possa pensarsi all’istituzione di un fondo immobiliare. Un trust SPV, invece, è molto flessibile, costa poco e ci sono poche problematiche regolamentari.
Quelli illustrati sono tutti vantaggi che interlocutori di esperienza come Global Capital Trust sanno mettere a frutto, in un mercato che si dimostra sempre più ricettivo.