Desidero scrivere alcune considerazioni sul Fondo Patrimoniale, in quanto diversi professionisti italiani mi hanno chiesto delucidazioni sulla attuale validità di questo strumento.
Il fondo patrimoniale nasce nel 1975 un po’ in sordina e non viene di fatto utilizzato per molti anni, solo negli anni 2010/11 i dottori commercialisti iniziarono a proporre ai loro clienti questo strumento di protezione familiare.
Purtroppo, come spesso accade, l’utilizzo è presto degenerato nella mera protezione fiscale, attirando così l’attenzione dei pubblici ministeri e di conseguenza dei giudici che hanno iniziato ad emettere una serie di sentenze, a partire dal 2013, che hanno smontato gran parte dei fondi familiari portati in giudizio.
Il debito acceso dal cliente, ad esempio con lo Stato, veniva sottratto al fisco attraverso il fondo familiare in quanto tale debito fiscale non era direttamente riferibile ai “bisogni familiari”, che l’istituto per definizione doveva tutelare.
Una sentenza della Corte di Cassazione del Febbraio 2015 ha però allargato il concetto di “bisogno di famiglia” affermando quanto segue:
“Il bisogno famigliare è da considerarsi come tutto quello che serve alla famiglia per mantenere e anche aumentare il tenore di vita, anche attraverso la capacità lavorativa” Questa ampia definizione, che coinvolge anche l’attività della famiglia, ha portato di fatto all’abrogazione dell’istituto stesso.